La Corte di Cassazione conferma la perentorietà del termine entro il quale il condannato può presentare la richiesta per la correzione dell’errore materiale o di fatto contenuto nei provvedimenti pronunciati dal Supremo Consesso in osservanza dell’art. 625 bis del codice di rito.

(Cass. Sez. 2^ Penale, sentenza 10.02.2023, n. 10567)

ll termine di 180 giorni entro il quale può essere presentato il ricorso straordinario in cassazione è perentorio, essendo finalizzato ad evitare che la sentenza di condanna irrevocabile possa essere esposta per un tempo potenzialmente indefinito alla situazione di pur relativa instabilità determinata dall’esperibilità della procedura straordinaria in questione, sicché il relativo decorso in epoca anteriore al deposito dell’impugnazione ne coporta l’inammissibilità.

Il termine è soggetto, al pari degli altri mezzi di impugnazione, alla generale sospensione dei termini processuali nel periodo feriale a norma dell’art. i della legge 7 ottobre 1969, n. 742.

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