Sulla richiesta di autorizzazione del difensore all’assunzione di informazioni da persona detenuta ai sensi dell’art. 391-bis c.p.p., il giudice, senza sindacare il merito dell’atto istruttorio, ha un potere di valutazione del titolo di legittimazione, costituito non dal mero mandato difensivo, ma dall’indicazione dell’addebito per il quale si procede e dal legame della persona da sentire con il tema di indagine, in modo da consentire al giudice stesso, e prima ancora al pubblico ministero e al difensore della persona detenuta, di apprezzare l’esistenza di un interesse concreto, diretto ed attuale al compimento dell’atto.
(Cass. Penale Sez. 1^, sentenza 7 – 27 giugno 2019, n. 28216)

Testo integrale sentenza

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