L’art. 515 c.p. sanziona penalmente l’avvenuta cessione di beni laddove questi siano diversi, per origine, provenienza, qualità o quantità, rispetto ai beni dichiarati o pattuiti.

(Cass. Sez. 3^ Pen. – sentenza 22/09-26/10/2020, n. 29578)

Nella fattispecie, la Suprema Corte ha annullato un decreto di sequestro probatorio e preventivo avente a oggetto un cospicuo quantitavo di mascherine, poiché non era stata fornita alcuna evidenza che le mascherine fossero state vendute come “presidi medici” ai fini della prevenzione del contagio da Covid-19.

Unica condizione questa che, imponendo le certificazioni sarebbe stata necessaria ed idonea a far ritenere astrattamente integrato il reato. Del resto, conclude la Cassazione, elemento non trascurabile è che il sequestro è avvenuto in un negozio di ferramenta e non presso una farmacia.
TESTO INTEGRALE SENTENZA

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.