La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, con delibera 31/12/2019, ha proclamato lo stato di agitazione a sostegno dell’impegno dei penalisti italiani contro la incivile campagna di mistificazione e di inganno della pubblica opinione sulle reali dinamiche e sulla effettiva incidenza dell’istituto della prescrizione, condotta senza ritegno dal fronte populista, giunto perfino a manipolare spudoratamente (con una operazione indecente di falsificazione testuale) gli scritti di Cesare Beccaria, per acquisire il grande giurista nientedimeno che tra i sostenitori della abolizione della prescrizione.

La Giunta dell’U.C.P.I.
PRESO ATTO
  • Che il primo gennaio del 2020 entra in vigore la riforma della prescrizione introdotta – con differimento di un anno – dalla legge c.d. Spazzacorrotti, in forza della quale i termini di maturazione della prescrizione dei reati risultano sospesi sine die a far data dalla pronunzia della sentenza di primo grado, perfino se assolutoria;
  • Che il differimento era stato motivato dalla riconosciuta necessità di intervenire sulla vera patologia del nostro sistema processuale, cioè sulle cause della irragionevole durata dei processi in Italia, più che doppi rispetto alla media europea, e non sull’istituto che pone rimedio, perfino tardivo per la gran parte dei reati di maggiore e media gravità, a detta patologia;
  • Che tuttavia, rimaste inalterate dopo un anno le condizioni che avevano giustificato il rinvio da parte del precedente governo e del medesimo Ministro di Giustizia, la nuova compagine governativa, ad onta delle ripetute dichiarazioni di ferma censura nei confronti di detta riforma da larga parte della nuova maggioranza, ne ha invece consentito la promulgazione, cedendo in tal modo a ragioni di mera propaganda e comunicazione politica esplicitamente rivendicate dal Ministro Bonafede e dai parlamentari del suo movimento di appartenenza;

CONSIDERATO

  • Che grazie innanzitutto alla ferma e costante iniziativa che l’Unione delle Camere Penali Italiane ha condotto sin dal novembre 2018 contro questa sciagurata riforma – da ultimo con la storica maratona Oratoria protrattasi per una intera settimana – forte dell’esplicito consenso dell’intera Accademia italiana, abbiamo potuto constatare una crescente comprensione e consapevolezza delle gravi implicazioni di quella riforma nella pubblica opinione e nei media, nonostante la formidabile campagna di mistificazione e disinformazione che l’ha sin dall’inizio accompagnata e tutt’ora la sostiene;
  • Che tale crescente attenzione e consapevolezza ha consolidato il formarsi di un trasversale consenso parlamentare e politico alla posizione di ferma contrarietà a quella riforma, non solo nelle fila della opposizione ma anche nell’ambito di forti ed autorevoli componenti della attuale maggioranza parlamentare;
  • Che in ragione di ciò, la proposta di legge abrogativa della riforma, primo firmatario l’On. Enrico Costa, già calendarizzata, vede ogni giorno crescere consenso e dunque concrete prospettive di approvazione;

RIBADISCE

  • Che obiettivo politico prioritario dei penalisti italiani è l’abrogazione della riforma della prescrizione in vigore dal primo gennaio 2020;
  • Che dunque tutte le energie e le capacità di iniziativa politica di UCPI saranno ora rivolte alla realizzazione, nei tempi più ravvicinati possibile, di tale obiettivo, innanzitutto promuovendo e sostenendo in ogni modo la proposta di legge Costa;
  • Per le stesse ragioni, l’Unione delle Camere penali Italiane intende promuovere nelle prossime settimane una serie di incontri con le forze politiche e parlamentari che si vanno raccogliendo intorno a detto disegno di legge, per valutare la concreta ed effettiva possibilità di costituire un Comitato Promotore del referendum abrogativo della riforma Bonafede della prescrizione, alla imprescindibile condizione della adozione, da parte delle forze politiche interessate, di precisi impegni organizzativi, logistici e finanziari;

RINNOVA

  • L’impegno dei penalisti italiani contro la incivile campagna di mistificazione e di inganno della pubblica opinione sulle reali dinamiche e sulla effettiva incidenza dell’istituto della prescrizione, condotta senza ritegno dal fronte populista, giunto perfino a manipolare spudoratamente (con una operazione indecente di falsificazione testuale) gli scritti di Cesare Beccaria, per acquisire il grande giurista -simbolo dell’UCPI- nientedimeno che tra i sostenitori della abolizione della prescrizione, nel senso esattamente contrario a quanto dal Beccaria scritto e sostenuto;

DENUNCIA

  • Che sono trascorsi, senza esito, oltre dieci giorni dalla formale richiesta avanzata da UCPI al Ministro Bonafede di rendere noti, tramite l’Ufficio Statistica del Ministero di Giustizia,  i dati fino ad oggi non a caso sistematicamente nascosti alla pubblica opinione e al Parlamento della Repubblica, che possano finalmente chiarire quali siano i reati che ogni anno si prescrivono nel nostro Paese, in modo da confermare o invece sconfessare la vulgata mistificatoria e populista che afferma essere la prescrizione lo strumento dei potenti e dei privilegiati per sottrarsi alla giustizia penale;

PREANNUNCIA

  • Che, perdurando il silenzio del Ministro di Giustizia in ordine a tale richiesta, fatta peraltro oggetto di diverse interrogazioni parlamentari pure rimaste inascoltate, la Giunta adotterà ogni utile strumento di mobilitazione, in nome del diritto della pubblica opinione e dei parlamentari della Repubblica a conoscere la verità su un tema ormai al centro della attenzione e dell’interesse della politica e di tutti i cittadini, almeno in tempo per il preannunciato vertice di maggioranza del prossimo 7 gennaio 2020;
  • Che, in difetto, l’Unione procederà con una formale richiesta di accesso ai dati della Pubblica Amministrazione con conseguente ricorso giurisdizionale, a tutela e garanzia del diritto alla conoscenza ed alla trasparenza della cosa pubblica, retoricamente invocata ma prudentemente rinnegata da parte di chi evidentemente è consapevole che la semplice verità  statistica sulla prescrizione demolirebbe il castello di menzogne sulle quali è stata costruita una delle più sgangherate e pericolose riforme della storia repubblicana;

PROCLAMA

Lo stato di agitazione degli avvocati penalisti italiani, a sostegno di questa campagna politica che, lungi dall’essersi conclusa, prosegue ora con obiettivi ancora più ambiziosi e determinati.

Roma, 31 dicembre 2019

Il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane
Gian Domenico Caiazza
Il Segretario dell’Unione delle Camere Penali Italiane
Eriberto Rosso

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.