L’ipotesi della sentenza di non luogo a procedere prevista dall’art. 469 cpv c.p.p. presenta delle lacune che debbono essere colmate applicando analogicamente altre ipotesi previste dal codice di rito ai sensi dell’art. 12, co. 2 delle disposizioni sulla legge in generale.
Questa risposta viene data dal similare istituto dell’applicazione di pena si richiesta (art. 444 e ss. c.p.p.), ipotesi che più si avvicina processualmente alla situazione prospettata e che richiede, per l’appunto, l’acquisizione del fascicolo del P.M. ai fini del decidere.


Appare dunque necessaria l’acquisizione del fascicolo delle indagini, laddove il Giudice, motu proprio, rilevi già prima facie (poiché la piena cognizione non può ancora esserci) la possibilità di una definizione di NDP per tenuità del fatto, certamente con l’accordo delle parti, ma non necessariamente per loro iniziativa.
(Tribunale Ordinario di Bari, Dott. A. Dello Preite, sentenza 20 aprile – 4 maggio 2015 in proc. 3177/14 NR)

Testo integrale sentenza